perché accanto all'arte del cibo, prendono forma anche le performance dei tanti amici artisti - attori, musicisti, pittori - con i quali mi piace improvvisare dialoghi e intrecci dove cucina e arte si lambiscono, si compenetrano, si scambiano di ruolo. Anche perché l'arte, la musica, i rituali, la tragedia greca, il teatro nascono in contesti e raduni gastronomici;
perché della cucina ormai sappiamo tutto, ne abbiamo esplorato qualsiasi dimensione (e orifizio). E forse abbiamo perso di vista la dimensione del convivio e della festa, della danza e dalla panza, del simposio e della comunanza.